- Km e Tempo di percorrenza: 6 km | 1.5 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 146m
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Piazza del Popolo a Fontio
- Descrizione breve: Partendo da Fontigo raggiungeremo l'Isola dei Morti (a Moriago) dapprima percorrendo tranquille vie di paese poi tra i sentieri di questo parco. Splendide viste sulle colline su Monte Grappa, Prealpi e Colline del Prosecco saranno lo sfondo del nostro cammino
- Passeggino/Carrozzina: Sì
Il percorso
Pur essendo Dicembre la mattinata è soleggiata e "calda" per essere inverno. Decidiamo di fare un percorso che abbiamo in mente da tempo e che idealmente collega il piccolo paese di Fontigo all'Isola dei Morti di Moriago della Battaglia.
Scesi dall'auto ci dirigiamo verso Via della Vittoria. Non c'è marciapiede ma la via è tranquilla, ci siamo portati lo zaino portabimbo ma l'idea è quella di far camminare Samuele per un bel po', così si abitua e non scalcia sulla schiena di mamma e papà.
Proseguiamo lungo questa via di paese con il sole che bacia i belli, Samuele è alla ricerca di un trattore mentre gli altri due bimbi sono focalizzati sul cammino poiché gli abbiamo promesso che alla fine della camminata ci fermeremo a fare aperitivo. Un bell'incentivo.
Ogni tanto tra le case, sbuca il Monte Grappa innevato che con le nuvolette appena sotto alla vetta somiglia molto al Monte Fuji.
Arriviamo ad una curva e nella nicchia di una casa c'è una Madonnina che sorveglia il nostro cammino. Continuiamo lungo Via della Vittoria e poco più in là dal vecchio tronco di un albero spunta un altro alberello; Evelina chiama subito Sebastian per spiegargli la forza della natura e di quell'albero che è nato dalle "ceneri" di un suo antenato.
La campagna prende il sopravvento e davanti a noi appare il Montello, sebbene coperto dalla foschia. I bimbi cominciano ad avere caldo e restano con la felpa; in effetti questa passeggiata per lunghi tratto sotto il sole e pertanto non ve la sconsigliamo d'estate.
Sulla destra sia apre un altro bel panorama di campagna con una grande casa colonica che si prende tutti gli onori. Continuamo lungo la via e Samuele trova delle galline in un recinto e inizia a chiamarle: CàCà La, Cà Cà La. Le galline arrivano a conoscere il nuovo amico e lui se la ride.
Sebastian è attirato dal pozzo nel giardino di un'abitazione mentre Marco Albino dai cavalli che stanno brucando l'erba del prato. Evelina spiega a Sebastian il funzionamento del pozzo, mentre io prendo Samuele e Marco Albino avvicinandomi per vedere meglio i cavalli. Con i bimbi ci sono sempre nuovi stimoli e nuove storie da raccontare.
La strada asfaltata finisce, oltrepassiamo la sbarra di accesso al sentiero e andiamo diritti. Evelina prende Samuele in braccio per evitare che si metta a nuotare in eventuali pozzanghere. La via è larga e ben segnalata; un albero un po' più defilato rispetto agli alberi sembra essere il direttore d'orchestra e dice agli altri alberi come far suonare il vento tra i rami. Davanti a lui ha degli spettatori d'eccezione: le Preapi trevigiane e il Col Visentin.
Raggiungiamo un bivio e teniamo la destra fino ad arrivare al cancello di entrata dell'Isola dei Morti, che oltrepassiamo. Non so come ma parlando con Samuele e Marco il discorso finisce sulla Befana; Evelina prende un ramo per mimare il volo sulla scopa e tutti i bimbi vogliono salire sulla scopa volante e iniziano a camminare per un po' così.
Sulla destra svettano alcuni pini e raggiungiamo il primo piazzale di questo parco, proseguiamo diritti e raggiungiamo un piccolo laghetto. I bimbi vorrebbero fermarsi ma faccio vedere a Marco i cannoni all'orizzonte e lui si mette quasi a correre per raggiungerli. In breve siamo al Piazzale dei Ragazzi del 99 e passiamo in rassegna i vari monumenti.
Sebastian si ricorda della pizza e chiede come siamo messi con i tempi...siamo in perfetto orario. Prendiamo la strada di entrata principale (quella con le sagome dei soldati in cortain) e raggiungiamo il cancello.
Inizia il rientro verso Fontigo lungo Via Isola dei Morti. Sulla sinistra un altro animale sembra sorvegliarci, è l'ippopotamo delle Pianezze che da qui sembra molto vicino.
Arriviamo ad un dosso e sulla destra un piccolo pannello simula un mirino di un fucile invitando a metterci l'occhio.
Continuiamo a camminare e poco più in la si vede una bella panchina. Samuele corre subito a sedersi e i fratelli subito dietro, è giusto riposarsi un pochino. Mi metto davanti a loro e chiedo a turno i versi degli animali, inizia così un bel concerto con la mamma spettatrice.
Finiamo la breve pausa e di nuovo gambe in spalla, sulla sinistra vediamo una casa colonica e giriamo a destra per Via Montello. Questa è una piccola viuzza di campagna con un panorama spettacolare verso Monte Grappa, Prealpi trevigiane, Colline del Prosecco, Col Visentin e Cansiglio...peccato che l'obbiettivo della macchina fotografica non riesca a inquadrare tutto.
In poco tempo guadagniamo la fine di Via Montello e giriamo a sinistra per reimmerci su Via della Vittoria fatta all'andata. 600 metri e siamo al parcheggio di Piazza del Popolo.
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