- Km e Tempo di percorrenza: 4,7 km | 1,5 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 122mt
- Difficoltà: Media
- Punto di partenza: Parcheggio in Via della Chiesa a Santo Stefano di Valdobbiadene
- Descrizione breve: Giro tra vie di paese e di campagna a Santo Stefano di Valdobbiadene percorrendo in parte l'Anello del Prosecco Superiore. Torneremo per la via principale per ultimare l'escursione alla sorgente del torrente Teva all'interno della Cantina Zilli Santo Stefano
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Oggi andiamo alla scoperta delle Colline del Prosecco nella zona di Santo Stefano di Valdobbiadene. Vogliamo vedere oltre a questi ambienti unici anche la Cantina Zilli che racchiude al suo interno la sorgente del torrente Teva, che è stata sapientemente restaurata da Fabio Zilli, il padrone di casa, del quale vi racconteremo dopo.
Posteggiamo l'auto nel parcheggio vicino alla Chiesa del paese e prendiamo Via Grave (di fronte a noi), una bella discesa fino all'incrocio e poi giriamo a destra in Strada Menegazzi.
Il tempo non è dei migliori ma oggi non abbiamo figli al seguito e quindi ci godremo un eventuale pioggia sotto gli ombrelli. Andiamo dritti su Via Menegazzi, in una nicchia di una casa c'è la statuetta della Madonna.
Più avanti alla nostra sinistra vediamo qualcosa che attira la nostra attenzione, una piscina. Fa molto effetto perché il blu dell'acqua crea un gran contrasto con il verde dei vigneti.
Raggiunto il capitello di San Valentino, giriamo a sinistra, e troviamo un totem dell'Anello del Prosecco. La strada è in discesa e dopo una curva si apre una bella vista sul territorio attorno a noi.
Qua e là casolari dispersi tra le vigne , uno in particolare attira la mia attenzione; ha una parete interamente coperta da una pianta rampicante i cui rami superano il tetto. Sembrano quasi delle spine che vogliano proteggere l'abitazione.
La strada cementata finisce, passiamo accanto a un nuovo totem dell'Anello del Prosecco che ci spiega il termine "Solferar". Inizia la strada sterrata e al successivo bivio deviamo verso destra, passiamo accanto a un nuovo casolare che superiamo e poi deviamo leggermente verso sinistra; la stradina diventa un sentiero in discesa tra i vigneti e si può intravedere il campanile di Santo Stefano all'orizzonte.
Dopo una curva una tettoia è immersa in una siepe. Sbuchiamo in una strada bianca (Strada Guizzette) e camminiamo verso destra fino a raggiungere Via Callonga e andiamo a sinistra.
Non c'è marciapiede ma la via è larga e le auto di passaggio molto poche. Superiamo il cartello che ci indica l'inizio di "Follo" che qualche buontempone ha fatto diventare "Pollo" e arriviamo alla Chiesa e alla piccola Piazza dedicate all'abate Follador.
Seguiamo Via Follo restando a sinistra e restiamo affascinati dalle case tutto intorno. Sono state ben ristrutturate mantenendo intatta l'atmosfera tipica di una zona rurale.
Al Capitello della Madonna proseguiamo verso destra, restando sempre su Via Follo. Superiamo il ponticello sul torrente Teva e poco più avanti dei micini ci corrono incontro e cominciano a seguirci. Dopo un po' si accorgono che forse ci stiamo allontanando troppo dalla loro casa e tornano indietro.
Raggiunta Via Colture, saliamo sulla destra. Giunti in Strada Nuova delle Grave giriamo a sinistra, il campanile del paese si staglia nuovamente davanti ai nostri occhi. Facciamo una curva e a destra vediamo "Your Lighthouse in Valdobbiadene Prosecco D.O.C.G.", siamo alla Cantina Zilli ed entriamo.
Ci accoglie Fabio Zilli il padrone di casa che ci fa vedere la cantina e la cascata del sorgente del torrente Teva che sgorga impetuosa e dalla quale lui, tramite una carrucola, tira sù qualche bottiglia per farci degustare il suo Prosecco.
Fabio ci racconta che un tempo, qui la sua famiglia aveva un caseificio e le acque del torrente Teva venivano utilizzate per raffreddare i locali. Con anni di lavoro ha riadattato i locali, dando alla cantina un'atmosfera che lo rappresentasse. Le pareti sono state dipinte così come le botti con degli aforismi riguardanti il vino.
All'esterno un imponente e spettacolare ippocastano è circondato da una panchina e da una tavola circolare in legno per gli ospiti.
Fabio, tra vigneto e cantina, si occupa di tutto e può capitare di non trovarlo lì. Comunque una telefonata e lui arriva subito. Prendete nota Fabio Zilli 349 5438427.
E' tempo di ritornare, prendiamo la strada che sale a sinistra della cantina (Strada delle Grave) e con un'ultima salita siamo all'auto.