- Km e Tempo di percorrenza: 3.7 Km | 1 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 87
- Difficoltà: Media
- Punto di partenza: Parcheggio di fronte alla Chiesa di Santa Croce in Via VIII Armata
- Descrizione breve: Con questa passeggiata visiteremo due dei luoghi più caratteristici del Montello: la Croda dei Zateri e il Tavaran Grando.
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Ed eccoci ad un nuovo percorso sul Montello. Ho messo media difficoltà non tanto per la lunghezza ma perché il fondo del sentiero si presenta a volte sconnesso ed è un po' difficile stare in equilibrio, inoltre in alcuni tratti, se il livello del Piave cresce, si è costretti a prendere un'alternativa lungo il crinale del Montello e non è sempre agevole. Se avete bambini prestate attenzione ad alcuni tratti che possono risultare impegnativi. Da evitare sicuramente in caso di piogge recenti.
Comunque si parte e prendiamo la stradina asfaltata che scende dolcemente verso il Piave accanto alla Chiesa di Santa Croce (Via Lama). Sulla sinistra si aprono dei bei panorami sulle Prealpi Trevigiane e osservando la superficie del Montello si possono osservare dei crateri, risultato delle bombe sganciate qui durante la Grande Guerra.
Arriviamo alla Casa de Faveri (un'antica casa colonica che fu ospedale da campo); la strada finisce ed inizia il sentiero che scende tra gli alberi. Faccciamo la prima curva tenendo la sinistra. A poco a poco ecco che iniziamo a sentire lo scorrere delle acque del Piave che saranno con noi per tutta la passeggiata, e come non menzionare gli uccellini intenti a fare un gran fracasso?
Il sentiero è molto sconnesso ma poco dopo si fa più regolare e, arrivati quasi sul greto del Piave, proseguiamo diritti e facciamo un piccola salitella per poi tornare subito accanto al fiume.
In poco tempo siamo alla Croda dei Zateri trasformata in postazione di mitragliatrice durante la Seconda Guerra Mondiale. Per visitarla dovete seguire il cartello "bunker" che trovate appena superata la croda sulla sinistra. La croda è stata scavata per benino e se avete una torcia (io ho usato la torcia del telefono) potete esplorarla e vedere le postazioni.
Finita la visita torniamo sui nostri passi vicino al Piave e proseguiamo verso sinistra, ma accidenti il livello del fiume in questi giorni è cresciuto un pò ed ha sommerso il sentiero. Decidiamo quindi di deviare su per il crinale (come punto di rifimento c'è una grande roccia con un albero sopra sull'acqua e lungo il sentiero una salita, guardate le foto) , seguendo una traccia già battuta e dobbiamo aguzzare un po' la vista facendoci altresì un po' di spazio tra gli arbusti.
Troviamo un bel po' di fango (benedetti scarponi), saliamo, saliamo e poi scendiamo per tornare in riva al Piave, ma subito dopo parte un'altra salita che si incrocia con una strada forestale (sulla destra ecco un altro bunker) e qui andiamo a destra e in breve siamo nuovamente accanto al Piave.
Proseguiamo tenendo il Piave sulla nostra destra e in breve ecco sulla destra scavata nella roccia un'altra postazione della Prima Guerra Mondiale, noi andiamo avanti e subito dopo sulla destra ecco degli scalini, anche qui saliamo saliamo e siamo subito al Tavaran Grando...che l'é proprio Grando.
Torniamo indietro scendendo gli scalini e qualcosa mi dice di provare ad andare a sinistra ed ecco un angolo molto suggestivo con l'acqua che scorre (sembra uno dei quei luoghi giapponesi che si vedono nei film). Ci fermiamo un attimo per sentire l'acqua che scorre e per rilassare "gli occhi" e poi decidiamo di tornare, seguendo a ritroso il percorso dell'andata. Il punto di riferimento, poco prima dell'arrivo, era un'enorme masso sulla destra del fiume che venne per l'appunto chiamato Croda dei Zateri.