- Km e Tempo di percorrenza: 7.3 km | 3.0 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 321mt
- Difficoltà: Media
- Punto di partenza: Parcheggio pubblico piazza dei Tigli a Milies
- Descrizione breve: Passeggiata ad anello lungo la Conca di Milies. Camminando su comode strade forestali e sentieri raggiungeremo quasi la vetta del Monte Vallina con splendidi panorami tutto attorno a noi. Discenderemo verso Valpiana per poi tornare verso il borgo
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Oggi siamo pronti per il giro ad anello della conca di Milies e abbiamo dei "rinforzi", Drini e Anisa, i cugini di Evelina che oltre a farsi un bel giro, ci aiuteranno con i bimbi, visto che la mia sciatica da un po' di settimane si fa sentire più del solito.
Scesi nella piazza principale del paese ci dirigiamo subito verso nord lungo la Via dei Narcisi. Qua e là, le pareti delle case fatte con pietre, sassi e abbondante malta ci ricordano i tempi passati. Passiamo accanto a delle sculture di sasso che assomigliano a dei gatti, oltrepassiamo un ponte su un torrente in secca e poi giriamo a sinistra per la strada forestale.
Marco e Sebastian vedono subito un parco giochi e vorrebbero fermarsi. Ma siamo appena partiti e riusciamo a convincerli a proseguire, anzi prendono la ricorsa e ci distaccano di molti metri tanto che devo richiamarli con il fischio del "pastore".
Attorno a noi i panorami verso il Borgo di Milies, i monti e la pianura non si sprecano e sono molto suggestivi. Resto affascinato dal fumo dei camini che sale verso il cielo che mi da l'idea del calore familiare e di una famiglia riunita attorno al focolare a fare colazione.
Marco Albino ha portato con se la valigetta delle formine e inizia a riempirla di sassi, tutti noi gli diciamo di non farlo ma lui imperterrito continua sebbene ad ogni sasso la valigetta pesi sempre di più.
La salita è dolce e costante, arriviamo ad un primo bivio e proseguiamo sulla destra continuando l'ascesa. La natura è ancora spoglia e il sole picchia, tutti noi alla fine ci togliamo i vestiti pesanti e più di qualcuno resta in maglietta corta. Arriviamo ad un nuovo bivio, con sopra di noi una casera, e andiamo diritti.
Stiamo quasi per fare il giro del monte e la salita inizia a farsi più impegnativa, Samuele ogni tanto cammina e ogni tanto lo carichiamo nello zaino che oggi è portato dalla mamma. Vediamo il giardino della casera con una pozza d'acqua sovrastata da un pino.
L'ascesa continua sempre imperterrita e impegnativa e a turno ci carichiamo Samuele e a volte anche Marco Albino. Sebastian mi chiede sempre quanto manca alla fine della salita e la mia risposta è 5 minuti (da ben 20 minuti). Oltrepassiamo il rudere di una casa e poco dopo finalmente la salita termina e siamo nei pressi di un piccolo borgo in quota.
Alla nostra sinistra un capitello e una strada che conduce alla vetta del Monte Vallina ma noi giriamo a destra per iniziare la discesa. Anche i panorami non si sprecano, tanto che ci fermiamo per fare una pausa ammirando queste splendide vedute.
Ci rimettiamo in marcia in discesa e sia Marco Albino che Sebastian fanno lunghe ricorse contenti della fine dell'ascesa. Oltrepassiamo un cancello metallico proseguendo sempre in discesa (sulla destra). Sui rami degli alberi qualche gemma ci ricorda che la primavera è alle porte gli uccellini con il loro cinguettare sembrano raccontarsi le vicissitudine dell'inverno.
Io quasi mi immagino i loro discorsi: "Sai io quest'anno sono andato a svernare in Sicilia, ma anche li ha fatto un po' di freddo", e l'altro "Io non ho voluto rischiare e me ne sono andato alle piramidi d'Egitto".
Oltrepassiamo una bella casa in pietra sulla sinistra e poco dopo il cartello "Capitello sui Mas" mi incuriosisce e io e Drini deviamo brevemente per andare a vederlo. 5 minuti e siamo al suo cospetto e poi ritorniamo sulla via principale proseguendo la discesa e ricongiungendoci col gruppo.
Siamo oramai nei pressi del borgo di Valpiana con case di età più moderna (ad occhio anni 70/80). Finita la discesa andiamo a destra lungo la strada asfaltata (Via dei Ciclamini). Marco Albino oramai carico come un uovo di sassi è stanco e si ferma su una panchina, ma per nulla al mondo vuole alleggerire la sua valigetta.
Andiamo avanti e raggiungiamo il parco giochi dell'andata. Tutti siamo un po' stanchi poiché il sole ha picchiato forte. Un po' di giri sui giochi e poi ci fermiamo all'Osteria da Romolet (proprio di fronte al parco) per bere una buona birra con un tagliere di affettati.
Bravissimi tutti e soprattutto Marco Albino e Sebastian che se la sono fatta a piedi con un dislivello di 320 metri.