- Km e Tempo di percorrenza: 3.2 km | 1.0 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 22
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggi presso Porta dell'Acqua in Via Santa Brigida a Vedelago (non lasciate nulla in vista dentro l'auto!!!)
- Descrizione breve: Breve camminata per vedere le sorgenti del Sile con le sue tipiche polle d'acqua che emergono dal terreno, e giro all'interno del bosco dei fontanassi all'interno del tipico ambiente golenale di questo fiume
- Passeggino/Carrozzina: Sì
Il percorso
Ed eccoci alla prima passeggiata con la famiglia al completo, tutti e 5 anche con Samuele che se ne starà bello comodo sul marsupio con mamma. I preparativi non sono stati semplici tra pappe, biberon, pannolini e passeggino che all'ultimo abbiamo lasciato a casa perchè non trovavamo più un pezzo. Comunque alla fine ce l'abbiamo fatta e siamo partiti alla volta di Vedelago per vedere le sorgenti del Sile.
Teoricamente la potete fare con il passeggino ma il percorso non è proprio ben messo e se per caso è piovuto di recente tornerete con le ruote belle infangate.
Parcheggiamo l'auto presso la Porta dell'Acqua (raccomandiamo di non lasciare nulla in vista dentro l'auto perchè ci sono giunte alcune segnalazioni riguardanti la frequente presenza di malintenzionati)e ci prepariamo al cammino, una pattuglia dei carabinieri ci affianca e ci invita a non lasciare nulla in vista nell'auto a causa dei soliti ignoti. Per noi questo incontro è già una prima avventura poichè Marco Albino e Sebastian sono tutti emozionati dall'aver salutato i carabineri e da aver visto la loro auto così da vicino.
Usciamo dal parcheggio e ci incamminiamo verso destra, subito sulla destra ecco un bel cartellone "Porta dell'Acqua sorgenti del Sile", faremo circa 500metri in strada e prestiamo molta attenzione perchè questa via è stretta e qualche macchina passa ogni tanto. Passiamo accanto a due capitelli della Madonna, e poi sempre dritti fino a prendere dopo una casa gialla la via di campagna alla nostra sinistra.
I nostri occhi vengono colpiti da alcune calle cresciute lungo un fosse, il bianco dei loro fiori fa proprio una bella figura in mezzo al verde dell'erba. Arriviamo ad un bivio e teniamo la sinistra, seguendo le indicazioni per il Bosco dei Fontanassi.
Finalmente siamo un po' all'ombra, sulla sinistra un pioppeto che svetta verso il cielo mentre sulla destra un cartello ci spiega la tecnica dei campi chiusi, un sistema di coltivazione che consisteva nel circondare i campi coltivati da delle siepi di varie essenze arboree che proteggevamo le coltivazioni dagli eventi atmosferici, attiravano gli insetti buoni e fornivano il legname per riscaldarsi e per fabbricare degli arnesi. Ad un certo punto Sebastian mi fa: Papà guarda neve!!!! In realtà sono i pollini che hanno imbiancato il terreno di un campo adicente.
Marco Albino nota subito delle pozzanghere e vorrebbe tuffarsi dentro, ma Evelina lo redarguisce con tono severo; d'altronde se si sporcano appena partiti siamo a posto ;-)
Sulla sinistra scorre un rigagnolo d'acqua, superiamo un altro bivio tenendo la sinistra e poco dopo entriamo sulle passerelle che ci introducono al bosco dei fontanassi. Qualche passo e sulla destra possiamo già vedere le sorgenti del Sile e prestando attenzione si notano le polle d'acqua che emergono dal terreno. Sebastian pensa che tutto quello smuoversi di sabbia sotto l'acqua siano sabbie mobili, mentre in realtà siamo all'inizio di quello che è il fiume di risorgiva più lungo d'Europa.
Decidiamo di vedere queste polle più da vicino e prendiamo le passerelle in legno sulla destra. Io e Evelina dobbiamo prestare molta attenzione perchè oggi Marco Albino e Sebastian sono un po' spericolati. Samuele dal canto suo se ne sta bello comodo nel marsupio.
Ultimate le passerelle, andiamo sulla sinistra percorrendo la via principale e in breve siamo ad una rotonda dominata da una magnifica quercia. La segnaletica è molto scarsa e fino a qui siamo andati molto a intuito. Decidiamo di stabilire ai piedi della quercia il nostro "campo base" cosicchè la mamma con Samuele possa starsene un po' tranquilla, e poi ognuno può fare l'attività che più gli piace.
Con i bimbi io esploro un po' i dintorni, troviamo delle impronte di cavallo e dopo un po' di girovagare decidiamo di tornare al campo base poichè in alcuni tratti la vegetazione è davvero molto fitta e i bimbi reclamano la merenda che è restata con la mamma.
Torniamo alla quercia e mentre facciamo merenda Marco Albino e Sebastian provano a fare gli equilibristi lungo i tronchi. Io prima mi diverto a pestare le foglie secche per sentirne il rumore e poi prendo le passerelle in legno poste di fronte a noi e arrivo ai punti di osservazione, ahimè la vegetazione copre tutta la visuale. Comunque un carbonas (biscia di campagna) mi attraversa la strada ;)
Ci rimettiamo in cammino anche perchè le zanzare cominciano a rompere un po'. Ora prestiamo un po' di attenzione e prendiamo il sentiero a posto più a destra rispetto a dove siamo arrivati. In breve reincontriamo le passerelle in legno dell'andata e andiamo a sinistra.
Passiamo un pontile in legno e andiamo a destra e al bivio successivo sempre a destra (in modo da non sbucare tra i campi).
Sulla destra ecco svettare le alte cime degli alberi. In breve siamo nuovamente all'accesso del bosco dei fontanassi.
Da qui seguiamo a ritroso la via dell'andata e un leggero venticello passa tra le chiome dei pioppi e ci rinfresca un po' in questa calda giornata. Ritroviamo la strada asfalta, nonostante i pochi chilometri i bimbi sono un abbastanza stanchi (sarà il caldo), e non vedono l'ora di sedersi in auto.