- Km e Tempo di percorrenza: 8 km | 3.0 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 366mt
- Difficoltà: Media
- Punto di partenza: Parcheggio sul retro dell'Osteria Forcal
- Descrizione breve: Passeggiata sui pendii della Val Lapisina partendo da Forcal e arrivando al borgo di Croda Rossa, discesa con bei panorami sulla valle e sosta all'Osteria Forcal per poi arrivare alle sorgenti del Meschio
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Altro giro di mezza montagna per vedere un po' la Valle Lapisina della quale tutti conoscono i piloni dell'autostrada ma pochi sanno dei bei dintorni e luoghi che sa regalare. Anche in questo giro saremo in due, io ed Evelina ma a parte la lunghezza e una parte di tratto iniziale un po' ripido, lo potete fare con i bimbi magari caricandoli ogni tanto sullo zaino..
Parcheggiamo nel piazzale sul retro dell'Osteria Forcal e ci dirigiamo verso l'incrocio di fronte all'osteria andando poi a destra in Via Tragol de Rova.Passiamo sotto l'autostrada e iniziamo la salita.
Qui è bello ventilato, passiamo accanto ad una casa in pietra e poi passo dopo passo la strada si fa più stretta. Nell'aria c'è un bel profumo di erba tagliata e lasciata a seccare sui prati. Raggiunto un piccolo punto panoramico Evelina si accorge dei panorami verso Vittorio Veneto e verso la valle.
Raggiungiamo una curva con un piccolo spiazzo di ghiaino a sinistra e qui prestate attenzione perchè dovete prendere il piccolo sentiero posto più a sinistra (senza indicazioni), non prendete quello segnato dal cartello "Mulattiera, Croda Rossa, Borgo Menegon" perché è mal messo e con molta vegetazione.
Prendiamo questo piccolo viottolo che sale nel bosco lungo una pista ben battuta; la salita è bella faticosa e prosegue imperterrita tra tratti boscosi e tratti esposti al sole fino ad incontrare la strada forestale principale.
Andiamo a destra e davanti a noi ecco una biscia lunga e nera che appena ci sente stria via velocissima nel folto della vegetazione. Onde evitare altre sorprese tiro qualche sasso davanti a noi per far rumore, Evelina infatti non sopporta le bisce.
Poco dopo su un coston di roccia troviamo la Madonnina che sorveglia il sentiero, procediamo in discesa tra fiori, farfalle e cinguettii che hanno coperto i rumori dell'autostrada.
Arriviamo a Croda Rossa, un cartello segna che siamo a 462mt di altitudine ed una panchina è li bella invitante, impossibile non fare qualche minuto di pausa.
Per la discesa abbiamo due opzioni o prendere la strada tra le case o scendere lungo la via principale, Via Tragol de Rova. Decidiamo per quest'ultima via perché seppur più lunga ci consentirà di vedere ancora tanti panorami.
La discesa è un po' lunga ma passa tranquilla tra chiacchere e foto di fiori. Un trattore ci passa accanto e devia giù per il prato per ragruppare il fieno, noi ci fermiamo per guardare la maestria dell'autista con il prato così in pendenza. Il tempo passa veloce, passiamo accanto a un muretto a secco in pietra e ritroviamo il curvone con lo spiazzo dell'andata. Qui andiamo avanti fino a raggiungere l'Osteria Forcal dove c'è il nostro Pit-Stop, d'altronde fuori da questo locale c'è il cartello "Area Ombre".
L'Osteria Forcal è la tipica osteria veneta di paese. Appena entrati facciamo un tuffo nel passato, il bancone, le chiacchere della gente del posto con l'ombra de vin, la parete affrescata. Questa osteria oltre ad essere "bar" è prima di tutto un luogo di ritrovo e di aggregazione. Ce ne vorrebbero di più.
Gli avventori del locale ci guardano un po', d'altronde non siamo del posto. Ma passati quei 5 secondi iniziali ti accorgi che qui si respira un'aria autentica di convivialità, c'è chi chiacchera di calcio, chi di cucina mentre un anziano legge il giornale. Fabio, l'oste, ci prepara due ombre (bicchiere di vino) e due panini, inutile dirvi che poi abbiamo fatto il bis sia di ombre che di panini.
Ci fermiamo in osteria un'oretta e poi proseguiamo verso le sorgenti del Meschio (le potete raggiungere anche in auto se volete ma noi volevamo camminare), proseguiamo lungo Via Forcal (la strada accanto al piazzale dove abbiamo parcheggiato) e all'incrocio della scuola dell'infanzia andiamo a sinistra in Via del Gambero.
Questo è l'unico tratto in cui dobbiamo stare attenti alle auto poichè per 130metri non c'è marciapiede. Raggiunto un bivio deviamo a sinistra in Via Savassa, passiamo sotto il cavalcavia dell'autostrada e poi andiamo a destra (Via Filzi) seguendo le indicazioni.
Entriamo in un viottolo tra le case, alle finestre di una casa vediamo 6 gatti che se stanno li a dormire beati. Arriviamo alla fine del viottolo e quando la strada sembra senza uscita, giriamo a sinistra e camminiamo lungo questo sentiero.
Iniziamo a sentire il rumore dell'acqua che scorre in una condotta, poco dopo delle passerelle in legno. Tutto sembra finire lì ma ecco che si apre un magnifico scenario con le sorgenti del Meschio in una conca di acqua smeraldina. Io ed Evelina restiamo letteralmente a bocca aperta, mai avremo pensato di trovarci davanti ad uno scenario del genere (se salite per l'ultimo tratto tra le rocce fate attenzione perché ad un certo punto non c'è più la rete protettiva).
Ce ne stiamo lì per una decina di minuti, lo spettacolo merita davvero. E' tempo di tornare a Forcal ma sulla strada del ritorno prima della fine delle passerelle in legno, facciamo una deviazione sulla sinistra e attraversiamo un ponticello per raggiungere con qualche passo in discesa una piccola area pic nic da dove possiamo ammirare alcune cascatelle.
Ora abbiamo veramente completato questa incredibile giornata che ci ha veramente regalato tanto, dalla Madonnina sulla roccia, al clima tipico dell'osteria veneta fino ad arrivare alla conca di acqua smeraldina del Meschio. Facciamo a ritroso la camminata fino a Forcal