- Km e Tempo di percorrenza: 4.6 km | 1.5 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 33
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggi via Masetto a Povegliano di fronte alle scuole
- Descrizione breve: Passeggiata di campagna tra campi coltivati, viti e frutteti cullati dal dolce scorrere delle acque delle...canalette. E poi il divertimento a soffiare sui soffioni (tarassaco)
- Passeggino/Carrozzina: Sì
Il percorso
Domenica mattina e propongo a Sebastian di andare a vedere la scuola elementare (ops primaria) che frequenterà l'anno prossimo, per poi proseguire tra campi e canalette alla ricerca dei soffioni. Se anche voi avete bimbi mi raccomando in questa camminata massima attenzione ai sifoni delle canalette. Mettiamo un pò di provviste nello zaino e io, Sebastian e Marco Albino partiamo.
Raggiungiamo le scuole di Povegliano in Via Masetto, e Sebastian dopo una prima occhiata allo stabile è già a posto e vuole sapere quando si fa il pic-nic...quindi si parte all'avventura.
Ci dirigiamo verso i campi e a destra troviamo subito un vigneto il cui prato è inbiancato dai soffioni. Marco vorrebbe già andare a fare la sua opera di diffusione al vento ma il verso di un fagiano attira subito la sua attenzione e andiamo avanti. Alla curva teniamo la sinistra (Via Torino), a destra i trattori sono intenti a seminare i campi mentre a sinistra tra l'erba alta il fagiano di prima rincorre la sua compagna.
Sebbene siamo appena partiti ci prendiamo già una breve pausa a guardare tutto intorno e a giocare un pò. Continuiamo fino a raggiungere la fine di questa via e attraversando la strada (non ci sono strisce pedonali e bisogna prestare attenzione) ci immettiamo su Via del Preve di fronte a noi.
Se prima abbiamo iniziato con il verso del fagiano, questa viuzza ci accoglie con il dolce scorrere dell'acqua delle canalette e poco più in là un altro vigneto disseminato di soffioni che stanno aspettando solo noi, quindi bando alle ciance e sguinzaglio la truppa.
La tranquillità qui la fa da padrona, sarà perché siamo anche vicini ad un cimitero, e vedendo una lunga canaletta propongo ai bimbi un bel gioco: mettiamo dentro l'acqua un legnetto e corriamogli dietro. Superiamo così di corsa un bell'albero e poi abbandoniamo la canaletta e in prossimità di una curva prendiamo la stradina di campagna che scende sulla destra.
Ora siamo proprio in piena campagna e in breve raggiungiamo un angolo del mio paese che poco conoscevo con un torrentello con acqua che scorre e gli alberi verdi intorno, quasi quasi mi vien voglia di sedermi qui a leggere un libro.
Passiamo in mezzo a due sifoni e andiamo dritti, il rumore dell'acqua si fa più forte ed infatti il salto dal sifone alla canaletta genera una sorta di cascata che cattura sia Sebastian che Marco con un effetto WOW: "Papà abbiamo le cascate vicino casa".
Proseguiamo, passiamo accanto ad un frutteto protetto dalla rete antigrandine e poco dopo giriamo a destra per la strada sterrata. Un breve tratto tra il verde delle acacie e siamo in Via Ceccato (a Santandrà). Andiamo a destra fino alla fine della Via e prima di raggiungere l'incrocio, cosa vedono i bimbi? Un robot tagliaerba che va da solo e che sembra venirgli addosso, loro lo chiamano e ridono proprio tanto.
Dopo tutta questa gioia ;-) attraversiamo la strada e andiamo in Via Borè. Oltrepassata la casa di riposo, la strada si fa sterrata e degli uccelli sono intenti a cercare dei semi tra i campi appena arati; di fronte a noi le Prealpi trevigiane sono ancora imbiancate nonostante la stagione sia ormai primaverile.
Seguiamo questa piccola via e alla curva andiamo a sinistra, un centinaio di metri e sbuchiamo in Via Camalò, proseguiamo a destra fino a raggiungere Via Cal di Giavera che prendiamo.
Sebastian vede subito un grande cubotto blu ed è molto curioso. Gli spiego che un tempo era un magazzino di cereali per l'allevamento suino adiacente. Marco Albino invece è intento a vedere se trova dei sassi anche se siamo sull'asfalto.
Superiamo una casa con un grande giardino la strada torna sterrata e siamo nuovamente circondati dai campi. Speravo di vedere qualche lepre ma purtroppo nulla; i bimbi reclamano il picnic. Ci fermiamo su un prato e facciamo il nostro break rigenerante.
Ritemprato il fisico e lo stomaco avanti tutta con un bella vista sul Col Visentin. Raggiunto un incrocio a T andiamo a destra e poi subito a sinistra in corrispondenza di un attrezzo ginnico. Ormai manca poco alla fine di questa camminata, e ritroviamo nuovamente i soffioni e poco più in la un parco giochi.
Peccato che ormai sia mezzogiorno inoltrato e la mamma ci starà sicuramente aspettando. Anche i bimbi non reclamano molto per salire su scivoli e altalnene, forse hanno fame. Finita questa stradina sbuchiamo nei pressi dell'auto e di li si va a casa.