- Km e Tempo di percorrenza: 4 km | 1.5 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 40
- Difficoltà: Facile
- Punto di partenza: Parcheggi vicino al museo etnografico di Treviso (Via Cal di Breda 130, Treviso)
- Descrizione breve: Tranquilla passeggiata al Parco dello Storga, il polmone verde della città di Treviso. Protetti dall'ombra degli alberi, percorreremo tutto il suo perimetro lungo le acque dello Storga e del Rio Piavon. I suoni della natura qui la fanno da padrone tra canti di uccelli, e scorrere delle acque.
- Passeggino/Carrozzina: Sì
Il percorso
Mi vergogno un po' a dirlo ma pur essendo un camminatore, fino ad oggi non ero mai andato al Parco dello o della Storga (solito dilemma tra maschile e femminile dei fiumi). Forse perchè essendo molto vicino, ho sempre rimandato dicendo lo farò più avanti, o perchè le opinioni su questo parco sono un po' discordanti c'è chi lo ama e c'è chi non lo apprezza.
Il parco è percorribile con il passeggino ma nell'itinerario che ho tracciato alcuni tratti possono risultare stretti. Comunque potete perdervi tra le molte "varianti", ritroverete sempre la via maestra.
Siamo si in presenza del polmone verde della città di Treviso, però la manutenzione è quasi inesistente e ce ne accorgeremo lungo il percorso...ma questa mancanza di interventi da parte dell'uomo fa si che la natura regni quasi sovrana ed è molto facile imbattersi in qualche animaletto.
Partiamo dal parcheggio del Museo etnografico di Treviso e prendiamo il sentiero che va verso le Case Piovone (quelle rosse) ma prima di arrivarvi svoltiamo a sinistra e iniziamo a percorrere il perimetro del parco.
Nella prima parte di questo itinerario cammineremo lungo il lato sinistro del fiume Storga, un fiume molto silenzioso. Ogni tanto qualche ponticello in legno e qualche passerella dove però dobbiamo far attenzione perchè le assi non sono proprio salde.
Intorno a noi è tutto un cinguettare, in breve siamo di fronte al cancello dell'entrata della sede della provincia di Treviso, andiamo sempre avanti per un altro po'. Le viste sullo Storga si aprono sempre di più e paperotti e svassi appena sentono i nostri passi corrono a nascondersi ed è molto difficile fotografarli.
Ora attenzione perchè in mezzo al sentiero troveremo un albero, e dobbiamo girare subito a sinistra prima di arrivare all'entrata del parco in loc. Madonnetta.
Abbandoniamo la riva dello Storga, il sentiero si fa più stretto e arrivati ad un bivio andiamo a sinistra. Superiamo una passerella in legno e nei pressi di una radura ecco un pannello che ci mostra dove siamo.
Ci riaddentriamo nella boscaglia e ad un certo punto tutti noi prendiamo un gran bello spavento perchè tra gli alberi parte in volo all'improvviso non so quale uccello. Marco Albino si avvinghia sulle mie gambe, mentre Sebastian lancia un "Uhhhhhhhh".
Il sentiero sembra interrompersi, passiamo una passerella tra le foglie secche e facciamo un piccolo salto per raggiungere il sentiero principale. Andiamo a destra e subito dopo oltrepassiamo il ponticello di legno a sinistra e proseguiamo, poco più avanti ecco un primo scorcio sugli orti urbani.
La natura è spoglia e il sentiero in alcuni tratti è molto fangoso nonostante è parecchio che non piove. Andiamo dritti la via è sempre ben segnata, ed arriviamo nei pressi degli orti urbani (dei piccoli appezzamenti messi a disposizione dei cittadini che vogliono farsi l'orto).
Un nuovo tabellone ci dice dove siamo, ormai manca poco alla fine. Proseguiamo lungo la via passando accanto ad un'altra piccola radura. Facciamo una curva delimitata da una staccionata e quando raggiungiamo la panchina andiamo a destra.
Sebastian e Marco Albino reclamano la sosta nella panchina ma li convinco dicendo che ormai manca poco e che prima di arrivare a casa andiamo a prenderci qualche cosa da mangiare...alle golosità non si puo' resistere, pertanto tutti in marcia.
Qualche passo e siamo all'auto.