- Km e Tempo di percorrenza: 4,5 km | 1,5 h
- Dislivello in mt (somma di tutte le salite): 212mt
- Difficoltà: Media
- Punto di partenza: Parcheggio in Via Callalta ai piedi di Via Credazzo a Farra di Soligo
- Descrizione breve: Una passeggiata all'interno delle Colline di Prosecco di Farra di Soligo per raggiungere le Torri di Credazzo passando per la Chiesa di San Lorenzo. Percorreremo il percorso Co' Rive che con pannelli esplicativi ci spiegherà la biodiversità di questa zona.
- Passeggino/Carrozzina: No
Il percorso
Tipico cielo invernale questa mattina con qualche leggera nuvoletta che crea geometrie strane. Io ed Evelina (i bimbi sono a scuola) ci dirigiamo verso i Colli di Farra di Soligo per raggiungere uno dei luoghi simbolo delle Colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene: le Torri di Credazzo.
Imbocchiamo subito Via Credazzo proprio di fronte al parcheggio, la via è piana e già da qui vediamo le Torri svettare tra le colline. Volto lo sguardo a sinistra e oltre le vigne a mezza collina tra 4 alberi si intravede la sagoma della Chiesa di San Vigilio che credo sia l'angolo più fotografato di questa zona.
Raggiungiamo un bivio e andiamo a sinistra. Accanto alla panchina, un pannello ci spiega la biodiversità di questi luoghi; siamo nel percorso della Biodiversità Co' Rive che vuole portare l'attenzione dei camminatori sulla diversità di suoli, paesaggi, culture e forme che si incontreranno lungo il cammino.
La via diventa in leggera e costante salita, sembra di essere dentro un canalone, il fondo è cementato. Sulla sinistra un albero tentacolare ha cercato di espandere le sue radici ovunque e poco dopo sopra i vigneti spunta il campanile della Chiesa di San Lorenzo.
Usciamo dal canalone e ricominciano i panorami. Sulla destra un vecchio fienile e il cartello per raggiungere la Chiesa che seguiamo per poi girare a destra al primo filare del vigneto. In breve tempo siamo al cospetto di questo edificio religioso da cui si può godere di un panorama unico sui colli e la pianura del territorio circostante.
Ce ne stiamo qui per un po' come estasiati dal paesaggio. Verso la pianura c'è una leggera foschia, ma guardando i colli ci chiediamo come possa l'uomo essere riuscito a creare tutto questo, qui si parla di agricoltura eroica.
Torniamo sulla via principale e proseguiamo verso le Torri di Credazzo proprio di fronte a noi. Al primo bivio restiamo sulla sinistra e superata una casa, svoltiamo per il sentiero che sale sulla destra. Dalla parete della collina affiora il conglomerato, una particolare tipologia di suolo formato da ghiaia cementata.
In 5 minuti raggiungiamo l'entrata delle Torri di Credazzo (chiuse al pubblico), possiamo ammirare parte del muro di cinta esterno e una torre davanti a noi. Racconto a Evelina un piccolo aneddoto su queste torri che furono saccheggiate e demolite dagli Ungari nel Medioevo come ripicca per non essere riusciti a espugnare il Castello di Collalto.
Ritorniamo sul sentiero principale e giriamo a destra per proseguire la nostra escursione ad anello. Arriviamo ad un bivio con un tabellone che spiega tutto il percorso Co' Rive della Biodiversità.
Saliamo verso destra e poco dopo sul fianco della collina spunta un piccolo capitello. La statuetta è nascosta dall'umidità interna ma credo si tratti di San Lorenzo raffigurato con la graticola (che indica il supplizio a cui il Santo è stato sottoposto).
Oltrepassiamo una casa e poi giriamo a destra tra le vigne. Stiamo circumnavigando le Torri di Credazzo che infatti continuano ad osservarci. Alla fine di questa viuzza giriamo a destra e ha inizio la discesa verso il punto di partenza.
La via è facile da seguire, sulla destra vediamo le tre torri in tutta la loro ampiezza. A sinistra case coloniche e vecchi fienili. Un'edicola campestre è incastrata tra i rami di un gelso, all'interno un'immagine sbiadite della Madonna di Follina.
La discesa continua, fatta una curva troviamo il pannello numero 5 della biodiversità e poi quando siamo ormai arrivati in pianura, dal "garage" di una casa una stampa suggestiva delle Torri di Credazzo avvolte dalle nuvole.
Continuiamo a sinistra e raggiunto capitello Mater Divine Gratie andiamo a destra e proseguiamo fino a raggiungere una grande casa con mattoni faccia vista. Da qui andiamo a sinistra e in breve siamo al parcheggio.
L'escursione non è finita, perché raggiunta l'auto ci dirigiamo verso la Cantina Moro Sergio (a 800metri) per fare una piccola degustazione di vini con Erik Moro. Mi ha incuriosito il loro Spumante Metodo Classico con il quale hanno voluto riscoprire la tradizione. Potete chiamare Erik al 346 499 4438